Il Danno Attinico è l’espressione clinica e dermoscopica della sofferenza della cute, determinata dalle ripetute esposizioni ai raggi solari senza una adeguata e specifica azione fotoprotettiva: tipica conseguenza di un non corretto stile di vita”.

L’abbronzatura rappresenta il meccanismo di difesa della pelle all’aggressione dei raggi solari. Quando l’aggressione dei raggi solari diviene troppo violenta e ripetuta nel tempo, in base ai meccanismi di difesa, la pelle viene danneggiata: ecco che si parla di Danno Attinico.

Fra i compiti specifici e fisiologici della pelle, quello di protezione e di difesa nei confronti dell’ambiente esterno rappresenta il più importante in campo dermoncologico. La pelle quotidianamente cerca in tutti i modi di difendersi dai raggi solari inviando dei segnali ben precisi di avviso. L’Eritema solare è il primo dei segnali di avviso, seguito dall’edema della pelle (si rigonfia da sotto) e dalla formazione di vesciche e bolle: questo è il Danno Attinico acuto. Il ripetersi nel tempo di questi episodi porterà inevitabilmente ad una reazione della pelle di tipo tardiva e cioè all’ispessimento stesso della cute. Quindi la formazione di piccole macchioline scure, le Lentigo solari. Potrebbero formarsi anche aree in cui non si produrrà più la melanina (aree Acromiche) e tutto ciò rappresenta l’inizio del danno attinico cronico.

Il dopo è caratterizzato dalle tre fasi evolutive e cioè Danno Attinico cronico lieve, moderato e severo. Tutto ciò concorre nel tempo alla formazione dei tumori della pelle (carcinogenesi fotodinamicamente indotta).

Quindi il danno attinico è la manifestazione clinica conclusiva di una non corretta esposizione ai raggi solari. La protezione è fondamentale ed ecco perché proteggersi dal Sole è terapia. Leggi l’articolo “La Protezione Prima di Tutto” per approfondire questo argomento.

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Ci vediamo nel prossimo articolo,

Il Dermatologo, Agostino Crupi

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